Archivio Storico Comunale (ASA)

Il Patrimonio Archivistico

L’archivio storico comunale va dal 1210 al 1992 ed è in totale costituito da circa 5453 unità archivistiche, corredate da inventari parziali, a stampa e manoscritti.

Nei locali della Biblioteca Comunale di Amelia, sono conservati gli archivi privati donati al Comune insieme a consistenti fondi librari di:

  • Pia Boccanera, relativo al periodo 1899-1905, della famiglia Paladini degli anni 1935-1982, e di Natalino Giovanni Pietrella, noto ricercatore locale, con documentazione a partire dal XVI secolo fino al XX.
  • l’archivio dell’Azienda di promozione turistica dell’Amerino di Amelia con 202 unità dal 1980 al 1998;
  • l’archivio dell’Ufficio di conciliazione di Amelia costituito da 136 pezzi che vanno dal 1868 al 1994;
  • l’archivio dell’Ente Comunale di Assistenza già Congregazione di carità, costituito da ben 750 unità, dal 1335 al 1978; 

Vi sono, inoltre:

  • gli archivi delle antiche comunità di Foce (1357 – XVII secolo); Fornole (1453 -1816); Macchie (1772 – 1863); Montecampano (1604 – 1738) ; Sambucetole (1731 – 1814);
  • l’archivio dell’ex Comune di Porchiano del Monte, costituito da 139 unità dei secoli XV-XIX, tra cui lo statuto del 1497;
  • 177 libri parrocchiali relativi alla registrazione dei battesimi, matrimoni e morti dal 1544 al sec. XIX; 

Tra i fondi aggregati si segnala la presenza di:

  • carte del periodo preunitario e cioè precedenti al 1860, vi è un importante fondo diplomatico, costituito da 329 pergamene che vanno dal 1210 al 1772, inventariate e ordinate cronologicamente. Tali documenti sono relativi a patti e sottomissioni stipulati con i comuni limitrofi, giuramenti di fedeltà, capitoli, atti consiliari, bolle pontificie etc. Ancora in pergamena, sono conservati in archivio due statuti di Amelia del 1340 e del 1346 e un altro di Foce del 1357.

Delle “Riformanze” si conservano ben 155 registri dal 1326 a tutto l’Ottocento con due interruzioni: la prima durante il periodo avignonese e la seconda durante l’occupazione francese (1799-1808).

Altre serie assai antiche e consistenti sono quelle dei bollettari, della corrispondenza, dei catasti che vanno dal 1371 al secolo XVII: in tutto 27 volumi dei quali i cinque più antichi in pergamena.

Ultimo aggiornamento

11 Maggio 2022, 07:43